Vinitaly: protagoniste anche le birre italiane

vinitaly

Vinitaly è una realtà consolidata nell’ambito delle manifestazioni fieristiche ed espositive dedicate al vino. Un evento che, ogni anno a Verona, non manca di attrarre miglia tra operatori, produttori, appassionati. Ma, all’interno di questa “isola del vino”, anche la birra è riuscita a ritagliarsi una importante fetta di visibilità.

Largo alla birra artigianale

In un’Area Birra di 1000 mq, i più rinomati e apprezzati birrifici tradizionali. Da diversi anni ormai  possono esporre i loro prodotti, proponendosi a un vastissimo pubblico. Forti di una mercato in costante crescita, e di un seguito non solo commerciale che negli ultimi tempi cresce annualmente in maniera vertiginosa. È AssoBirra a farla da padrone di casa, capofila di oltre 40 microbirrifici iscritti, e attivi in ogni regione d’Italia. Piccoli, ma capaci di attirare l’attenzione dei compratori d’Oltremanica e perfino del Giappone.

È diventato questo un appuntamento nell’appuntamento, un’occasione per raccontare una eccellenza agroalimentare come la birra che, è davvero l’occasione di dirlo, si sta togliendo non poche soddisfazioni con i successi ottenuti.

Vinitaly è anche l’occasione per diffondere l’immagine della birra artigianale, intesa come un prodotto con elementi naturali, senza conservanti e additivi. E monitorato con 70 mila controlli e analisi di vario tipo ogni anno, che ne verificano la qualità delle materie prime e delle procedure produttive. In questo contesto i microbirrifici italiani competono ad armi pari con i loro colleghi/concorrenti presenti in tutto il mondo, affermandosi e in molti casi portando a casa prestigiosi riconoscimenti internazionali. Un indotto che comprende 136 mila lavoratori, e che comprende non solo la produzione di birra, ma anche il settore:

  • agricolo
  • ricettivo
  • ristorativo.

Occasione Vinitaly

E la birra artigianale torna da protagonista anche quest’anno Vinitaly, in occasione della sua 52° edizione, in programma dal 15 al 18 Aprile nella consueta cornice espositiva di VeronaFiere.

Tra tutti i produttori spicca anche in questa occasione la Birra San Biagio, presente con il suo stand: Qui potrai incontrare Giovanni Rodolfi, mastro birraio – bergamasco di nascita e umbro d’adozione – che è tra i promotori del progetto.

La passione per la birra lo ha portato a lavorare nelle più grandi aziende internazionali produttrici di birra, dove era solito seguire l’impiantistica, la spillatura, le degustazioni, e i convivi.

E scoprire l’intero assortimento di birre che arrivano dal Monastero di San Biagio.

Scopri il nostro birrificio

Il Birrificio San Biagio sorge nel cuore verde del Parco del Monte Subasio, in Località Lanciano, a soli 15 minuti di distanza da Nocera Umbra. Tra le mura dell’antico Monastero di San Biagio, che aggiunge tutta la sua suggestione e il suo fascino a un luogo consacrato da secoli all’arte brassicola. Questo luogo, infatti, già nel 1333 era noto ai pellegrini in transito nel loro viaggio in direzione della Terra Santa.

Dopo i suoi trascorsi monastici, oggi ospita appunto il birrificio, accanto a un agriturismo (presso cui tra l’altro si coltiva l’orzo utilizzato per la preparazione delle birre), La tavola dei Cavalieri, e la residenza di campagna chiamata Le Case. Questa realtà è attiva dal 2009, quando Giovanni Rodolfi si trasferì in Umbria con la famiglia, intenzionato a iniziare a produrre le squisite birre artigianali in stile abbazia benedettina del Nord Europa.

Secondo un ricettario trappista style, che dà vita a straordinarie eccellenze, bilanciate tra l’uso di frutta fresca, spezie, piante aromatiche. Insieme a Giovanni Rodolfi lavorano Marco Gerli e Roberto Battiston. E le bottiglie che escono dal Monastero recano il simbolo del pesce, simbolo proprio del cristianesimo antico, presente all’interno delle sale del Monastero. Ci sono Pils, Weiss, Ale e Strong Ale, Kriek e Stagionali.

Tutte rigorosamente non filtrate e non pastorizzate, rifermentate in bottiglia e fatte con l’acqua limpida e terapeutica di Nocera Umbra (una delle fonti è vicinissima al Monastero). Inoltre, l’azienda agrituristica da cui provengono molte delle materie prime utilizzate è certificata biologica.

E ora vuoi dare un’occhiata alle proposte San Biagio? Niente di più facile!

Monasta

Il 26 giugno 2008 è la data di nascita della prima birra del Monastero, la Monasta. Una doppio malto che ha subito incarnato in pieno la filosofia del Birrificio San Biagio, e con essa l’essenza della vita monastica. Di schiuma compatta, cremosa e aderente, questa birra vanta un colore nocciola, velato con riflessi rossi, e un corpo ben strutturato.

Risultando piacevole al palato per l’equilibrio tra gli aromi di miele, luppolo e alloro, e per gli intensi profumi. Alla degustazione libera morbide note floreali. L’aroma della Monasta è un mix di toni caldi, morbidi e speziati, una piacevole alternanza di dolce e di amaro. Si accompagna ottimamente a secondi di carne robusti e formaggi stagionati.

Verbum e Aurum

La Verbum è, invece, una Weizen. I suoi punti fermi sono costituiti dalla schiuma, densa e di lunga permanenza, molto simile alla panna montata. Di colore chiaro, quasi bianco, è dotata di venature verdastre. Sprigiona profumi di lievito e di frutta, e al palato si propone con frizzantezza decisa e poco amara, rivelando in evoluzione sentori di vaniglia. La Aurum si distingue per il suo colore dorato e per la particolare dolcezza. Questa Strong Ale sprigiona deliziosi profumi di malto e di luppolo, e al palato risulta corposa, piacevolmente morbida, e in evoluzione riserva profumi di caramello.

Gaudens, Apa e Noel

E poi c’è la Gaudens, birra chiara dotata di schiuma fine e compatta, dal colore chiaro con riflessi d’ambra. Si propone con una buona frizzantezza, corpo leggero e amaro moderato. Nel suo bouquet profumi di malto e luppolo, in evoluzione tostato e frutta. Chiude questa linea la Ambar, Strong Ale insignita della medaglia d’oro del Mondial de la Bière. Ideale per abbinamenti gastronomici ricercati, magari con ostriche o a fine pasto col dessert.

Nella linea delle birre “Speciali” svetta la Patos, una Kriek di tradizione belga preparata con le ciliegie Moretta di Vignola. La Apa, una Pale Ale, viene preparata con luppolo americano, ed è disponibile in versione chiara e scura. È perfetta nel suo equilibrio di gusti bilanciati, freschi e originali insieme. Il suo bouquet rivela aromi di pompelmo e di cedro, in seguito anche profumo di fiori bianchi. Infine, la stagionale Noel, birra che ogni anno cambia ricetta e ideale per rendere unica e indimenticabile la festività del Natale.

Dunque, Vinitaly sarà pure la “casa” del vino italiano, ma è pur vero che è diventato un appuntamento importante anche per chi la birra la produce e la sa apprezzare. Un’occasione per te per fare un viaggio nel mondo della birra e, magari, di scoprire quello delle birre San Biagio.